Qualcosa di buono Trump l’ha già fatta: ha smascherato le ipocrisie della democrazia americana!
Ha dimostrato chiaramente che Washington è il fulcro di un impero governato da plutocrati miliardari. I miliardari che comandano davvero non si sono mostrati, ma l’esibizione pubblica di Elon Musk, Jeff Bezos, Mark Zuckerberg e del CEO di Google Sundar Pichai mescolati al gabinetto governativo ufficiale entrante è significativa. Gli osservatori attenti l’hanno notata.
Attenzone però: non è cambiato nulla rispetto a prima! Soltanto meno ipocrisia. La megadonatrice israelo-americana Miriam Adelson, signora della guerra e del genocidio (cerchiata nella foto), mentore di Trump riguardo a Israele durante il suo primo mandato, era seduta tra Joe Biden, Kamala Harris e i Clinton all’inaugurazione. Pare che nell’amministrazione Trump ci saranno almeno tredici miliardari con ruoli ufficiali. Ma non era diverso prima: Kennedy, Carter, i due Bush, Trump stesso erano loro stessi miliardari in prima persona, tanto per citare alcuni dei più recenti. Gli altri erano sostenuti dagli stessi miliardari.
Gli Stati Uniti non sono improvvisamente governati da miliardari ora che Trump è presidente. Lo erano già con Biden e con Obama! Trump ha detto chiaramente quello che Biden, Obama, Bush, Powell e i due Clinton ecc. avevano sottaciuto: gli Stati Uniti non sono diventati oggi improvvisamente un impero votato al dominio globale. Trump l’ha solo dichiarato, ma era già così. Ha tolto la maschera a una democrazia – mai perfetta, come è normale che sia – ma che si è trasformata a velocità crescente in un vero Impero oligarchico e plutocratico nel corso degli ultimi quarant’anni.
Il cancro del Deep State c’è sempre stato, ma ora è in piena metastasi e non lo si può più confondere con una controllabile cistite. La fazione contraria uscita sconfitta – il vero governo americano – non ha mai avuto una politica diversa da Trump. Non obietta nella sostanza, così come Schlein non obietta nulla nella sostanza a Meloni, al riarmo e a Crosetto leader dell’industria della guerra e ministro della Difesa. Meloni, Schlein e i leader europei sono solo più ipocriti. Appartengono alla cordata di potere sconfitta (temporaneamente) da Trump.
Di più, per ora non si può dire. Passati i primi cento giorni vedremo, da spettatori senza voce in capitolo, in che modo si articolerà la guerra civile all’interno dell’Impero americano e quali conseguenze potrebbe avere su noi europei. Anche da noi sta emergendo una netta divisione tra il vecchio e il nuovo potere emergente. Non aspettiamoci rivoluzioni immediate, ma una lunga guerra di logoramento, attentati, guerre, disordine.
Fare peggio di Biden che ha provocato la guerra in Ucraina costringendo l’Europa a seguirlo e ha sostenuto il genocidio di Gaza sarà difficile… ma i record sono fatti per essere battuti! Purtroppo.(Per questo articolo devo a Caitlin Johnstone la documentazione e alcuni suggerimenti).