Nel 2010, uscì un libello di grande successo planetario: “Indignatevi”!
L’autore Stèphane Hessel era un francese nato a Berlino in una famiglia di religione ebraica. Aveva allora 93 anni, era stato un diplomatico, aveva partecipato alla resistenza contro il nazismo ed era sopravvissuto al campo di concentramento. Nel suo pamphlet, che fu presto dimenticato, criticava con forza:
• l’ineguale distribuzione della ricchezza,
• la politica dell’immigrazione
• e dedicava una parte del libro a dichiarare la propria indignazione per la politica di Israele contro il popolo palestinese, soprattutto a Gaza.
L’autore e il libro (che costava solo €3) riscossero un grande successo sebbene il pamphlet fosse stato pubblicato da una piccola casa editrice di Montpellier.
Un altro grande ultracentenario (tutt’ora vivente e attivo) della cultura francese, Edgar Morin lodava l’iniziativa di Hessel e auspicava che da esso partisse il risveglio di un popolo che finora era stato troppo passivo. Morin e Hessel speravano che l’opera stimolasse i cittadini a impegnarsi al di fuori dei partiti politici.
Tutto fu presto dimenticato e pochi oggi ricordano il libro e il successo che riscosse. Eppure,
• il degrado generalizzato delle istituzioni dei Paesi occidentali,
• la dissoluzione e inefficacia della democrazia nel regolare la complessità contemporanea• la dipendenza dalla potenza militare americana che opera in tutto il mondo provocando ormai una sempre più generalizzata protesta, • la guerra per procura in Ucraina,
• la violenta repressione e l’apartheid israeliani che generano un’escalation di violenza in Palestina e l’illusione di potere risolvere tutto con la forza rendono attuale il libro di Hessel.
Riusciranno i giovani di oggi o di domani a riprendere quell’appello e indignarsi e poi impegnarsi? (dal titolo di un libro successivo di Hessel ‘Engagez-vous’ che ebbe meno successo).Hessel fu messo presto a tacere e sommerso da critiche, ma soprattutto dall’oblio… tant’è che pochi oggi si ricordano di lui.