La NATO dell’informazione

I progressisti a ritroso Criticare il linguaggio, gli atteggiamenti e buona parte dei programmi di Trump, non ci trasforma automaticamente in sostenitori di Kamala Harris, dei “conservatori democratici” o dei “repubblicani rispettabili.” Tantomeno del PD italiano! Se anche si condividessero i proclami di Trump, la speranza che si realizzino subito e completamente è debole. Al più si può sperare in una politica estera meno dissennata. Ma è dubbio che i militari, l’intelligence e i produttori di armi lo permetteranno. Il tycoon, come viene dispregiativamente chiamato, subirà un’opposizione feroce da parte di tutti gli apparati del sottopotere. Il presidente eletto degli Stati Uniti è […]

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Europe and Trump: The People and the Deep State

My followers and readers are aware of my distance from Donald Trump’s language, attitudes, and most of his agenda. However, this distance does not automatically position me as a supporter of Kamala Harris, the “conservative Democrats,” or the “decent Republicans.” Even if I agreed with some of Trump’s proclamations (and I don’t), I would doubt they could be fully and promptly realized. My hope, at most, is for a less insane approach to foreign policy. Yet, can we realistically expect the Deep State, the military, the intelligence agencies, and the arms manufacturers to allow the incoming administration to pursue their […]

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Ma noi non votiamo!

Il corrispondente dall’Europa del New York Times dichiara che: “c’è qualcosa tra il fascino e la rabbia in Europa riguardo alle elezioni americane; un sentimento che gran parte della vita e della politica in Europa dipenda dagli elettori del North Carolina, della Georgia e dell’Arizona, poiché il presidente americano in un certo senso è il presidente di tutti”! Se fosse vero – e purtroppo lo è – sarebbe umiliante. A noi del voto americano non dovrebbe interessare per niente. Per varie ragioni. Come cittadini e persone libere ci dovremmo rifiutare di dipendere dal voto di altri e dal governo di […]

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Road to the White House? I Don’t Give a Crap

The American electoral process holds little intrigue for me as a European and for several compelling reasons. First and foremost, I do not participate in voting; as a foreign citizen, I refuse to relinquish my agency to the whims of others or the maneuvers of a foreign government. Why should my life depend on the vote of an accountant in Idaho or a banker in Chicago? This sentiment is not rooted in national pride — a concept that holds scant meaning for me — but rather in a proud civic responsibility intertwined with the long-lost ideal of universal fraternity. Though […]

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Il partigiano Sinwar

Se dovremo morire, moriremo per difendere i nostri diritti – Toro Seduto (Mia traduzione di un articolo di John Wight. L’articolo è enfatico come si conviene nella celebrazione di un eroe. Non ne prendo le distanze dai contenuti, ma dal tono che non mi è usuale. Faccio notare però come milioni se non miliardi di persone non credono alla versione del “cattivo barbaro terrorista ammazzato”)Yahya Sinwar non era un “terrorista”, era un combattente per la libertà. È morto come campione della causa del popolo palestinese, che è la causa dell’umanità nel nostro tempo.I suoi ultimi momenti su questa terra, ripresi dalle […]

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Europe’s Setback: Draghi Report

The Draghi Report represents a significant moment in European politics. It outlines a strategy for the coming years. As a former governor of the European Central Bank and former Italian PM, Draghi commands authority, and his Atlantic ties position him as a guarantor of closer integration between Europe and the United States. This integration has evolved beyond mere alliance in recent decades. Whether this serves the interests of one or both parties requires careful analysis and political judgment. However, the Report notably neglects political dimensions, focusing on economic and governance concerns. This oversight reveals a political conservatism inherent in its […]

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Prono-porno americanismo

La sinistra europea prono/porno americana si esalta per la fiera delle bugie alla Convention Democratica di Chicago. Una grande delusione dalla Convention democratica di Chicago. La deputata più progressista del Congresso Ocasio Cortez e l’ex candidato Bernie Sanders – idoli della sinistra europea pronoamericana disinformata e disinformante – fanno entusiaste dichiarazioni a sostegno di Harris. Dice Ocasio-Cortez che Kamala Harris sta “lavorando instancabilmente per garantire un cessate il fuoco a Gaza”. Va bene la politica, ma questa è una gigantesca menzogna e un’evidente manipolazione dell’opinione pubblica. Chi si fida di Sanders e Ocasio-Cortez si sente rassicurato e davvero crederà che […]

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Dopo l’Antropocene

Uno scenario meraviglioso per la Terra, dopo la catastrofe ambientale Nei prossimi due secoli, grazie a tre eventi catastrofici la Terra si rigenererà e la breve fase dell’Anthropocene sarà superata. Nella nuova era ci sarà spazio anche per la specie umana, che subirà alcune mutazioni e si ridurrà di numero, ma brillerà di più. Speriamo che sia così, perché dalle mutazioni ci si può aspettare di tutto. Il primo evento catastrofico sarà una guerra nucleare. Alcune decine di milioni di persone moriranno immediatamente. Questi decessi appariranno insignificanti alla maggior parte delle persone non direttamente colpite. Poi verranno lanciate altre bombe […]

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The Crisis of Democracy in the UK

(and all over the West) How did the Labour win in Britain? Labour’s victory in the U.K. has enthused leftists all over Europe. Will it lead to any significant change in domestic or international policy? Keir Starmer, the new Labour premier, is a conservative masquerading as a progressive socialist. He is no different from all the centrist leaders who govern most of Europe, whether they began their career as libertarians, Christian Democrats, conservatives or socialists, greens, or even communists. The good news lies only in political renewal in a country — indeed a government — in disarray, led by a Party […]

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Trump o Harris? Per me pari sono!

Nei prossimi mesi si sentirà parlare fino all’eccesso dei due candidati alle presidenziali americane. I commentatori già stanno sottolineando quanto diversi siano l’uno dall’altro. Si danno del criminale e dell’antidemocratico a vicenda senza mezzi termini.  Non si nota come il vero obbrobrio di cui si fanno portavoce non sono le differenze tra loro. Lo scandalo sta nel fatto che sulle questioni essenziali sono di fatto allineati.   Veramente i denigratori di Donald Trump credono che (se eletto) egli porrà fine alla già inesistente “democrazia” americana e governerà gli Stati Uniti come un dittatore dal pugno di ferro? E i sostenitori, davvero […]

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