Se dovessi scegliere musica e parole per l’inno nazionale del mio Paese sceglierei la seconda aria di Sarastro nel Flauto magico di Mozart con il testo di Schikaneder. Sulla base musicale di un “larghetto” dolcemente convincente, il testo recita: “Tra queste sacre pareti la vendetta è un sentimento sconosciuto. Se una persona sbaglia, l’amore lo ricondurrà al dovere. La mano di un amico lo accompagnerà felice e sereno verso una terra migliore. Tra queste sacre mura, dove le persone si amano tra loro, non si nasconde alcun traditore perché si perdona sempre al nemico”. L’aria e le parole si contrappongono a quelle famosissime […]
Festa della Liberazione
25 APRILE: liberazione o rivoluzione? Il 25 Aprile di quasi ottant’anni fa nacque una nuova Italia e la si fondò sulla pace e i negoziati. Sulle rinunce ai massimalismi rivoluzionari comunisti da parte di Togliatti. Sull’accettazione della presenza di un grande partito comunista nelle istituzioni da parte di De Gasperi. L’alternativa sarebbe stata la continuazione di una lunga guerra civile come in Palestina, in Ucraina e in troppe altre parti del mondo. Invece che studiare la storia delle guerre combattute, impariamo da quella molto più gloriosa delle guerre evitate. La Festa della Liberazione sia una celebrazione della pace e della nascita […]
ELEZIONI EUROPEE: ritorno a Ventotene
Cos’è cambiato in questi cinque anni di legislatura europea? Molto, troppo e non in modo virtuoso. Potremmo esordire con una buona notizia: oggi c’è molta più Europa di cinque anni fa. Il governo europeo s’è consolidato a seguito della pandemia e, subito dopo, della guerra. Ma il processo di integrazione verso più Europa ha perso l’anima popolare e s’è avviato nella direzione sbagliata. Sono stati accantonati alcuni dei principi fondanti elaborati a Ventotene: (a) la sussidiarietà è stata sostituita dal centralismo e dall’ipertrofia burocratica; (b) la dialettica politica è evaporata; (c) l’allargamento a est ha creato problemi culturali e confitti; (d) la guerra è […]
La solitudine urbana
Introduzione La città è un grande sistema di comunicazione; a sua volta un sistema di comunicazione è una città. Da questa considerazione partiamo per sviluppare una riflessione sulla solitudine umana in città collegando gli aspetti sociali con quelli territoriali. Questo saggio è contenuto nel volume #112 dell’Arco di Giano, periodico di Medical Humanities da me curato assieme a Carla Collicelli e contenente numerosi qualificati saggi. Qui ripropongo il mio saggio introduttivo. La città materiale e immateriale Per definizione, nel definire una città non si possono scindere gli aspetti materiali da quelli sociali: gli uni influiscono sugli altri e viceversa. Oggi, […]
Elezioni in Sardegna
Governabilità assicurata, rappresentanza cancellata. La Sardegna ha una popolazione di 1,6 milioni di abitanti di cui 1,4 milioni elettori. All’incirca come la sola città di Milano o come le due province di Padova e Treviso insieme. Circa il 2,5% della popolazione nazionale. Giusto per avere un ordine di grandezza. Avendo votato solo la metà degli aventi diritto, in queste elezioni s’è espresso di fatto l’1,25% degli italiani. Le analisi dovrebbero tenere conto di questa e molte altre cose, anziché limitarsi a commentare come si trattasse di una partita tra Inter e Juventus vinta con un autogol allo scadere.Giusta la soddisfazione […]
Navalny e Gaza
Fatti, emozioni e un po’ di sano complottismo. L’attenzione sulla guerra di Gaza era diventata eccessiva. Troppo difficile per chiunque giustificare le violenze in corso. Per fortuna la provvidenziale (?) morte di Naval’ny ha stornato l’attenzione da una situazione diventata oltremodo imbarazzante per l’umanità intera e per noi occidentali in particolare. Ora, a chi vuole sentirsi rassicurato del fatto di vivere nel migliore dei mondi possibili, viene enfaticamente riproposto il nemico storico contro cui scagliarsi per sentirsi migliori. È legittimo il dubbio che tutto sia successo per caso. Ma è indiscutibile invece che il caso Naval’ny abbia riportato in prima […]
The Navalny Case
Facts and emotions (and a touch of healthy conspiracy) We do not need communication pundits to realize how the comments of major media outlets preceded any verified information and how a show was organized for the consumption of public opinion. We don’t need to be particularly smart to note that U.S./NATO’s Stoltenberg and Zelensky first commented unequivocally, taking for granted Navalny’s assassination, pointing out Putin as the sole possible culprit. Later, when asked what evidence they had about a deliberate assassination, all the Western leaders and mainstream media declared in unison that Navalny’s death should be considered an assassination regardless […]
L’Europa a rischio
Geografia urbana e terrorismo Netanyahu (e la sua banda di malvagi) ha ragione quando afferma che bisogna di uccidere tutti i palestinesi per sradicare definitivamente Hamas. Pertanto, il genocidio è necessario e giustificato, come affermano apertamente diversi politici israeliani e membri del governo. Infatti, secondo diverse indagini attendibili (riportate da Reuters e Associated Press), tre quarti dei palestinesi erano d’accordo con l’attacco del 7 ottobre. Ora, l’approvazione è diventata quasi unanime: le persone che vediamo urlare in televisione non sono arrabbiate con Hamas, gridano contro Israele! I palestinesi sono costantemente assediati a Gaza e oppressi nella Cisgiordania occupata. Sono reclusi […]
Urban Geography and Terror
Palestinians support Hamas. Netanyahu (and his bunch of evil fellows) is correct when he claims that he needs to kill all the Palestinians to eradicate Hamas ultimately. Hence, genocide is necessary and justified, as several Israeli politicians and government members blatantly keep uttering. In fact, according to several independent investigations and polls (some of them also reported by Reuters and Associated Press), three-quarters of Palestinians supported the October 7th attack. Now, the approval is almost unanimous: the people you see yelling on TV aren’t angry with Hamas; they are with Israel! Palestinians are under constant siege in Gaza and oppressed […]
Memoria o perdono?
Il male che cova in noi! Il 27 gennaio 1945, il multietnico e multinazionale esercito sovietico entrò nel campo di sterminio di Auschwitz. Liberò i sopravvissuti e fece prigionieri nazisti e collaborazionisti. La data è stata scelta dalle Nazioni Unite come annuale Giornata della Memoria per ricordare quello che dalla fine degli anni Cinquanta del ‘900 fu definito Olocausto. Le vittime furono per circa la metà ebrei e nella giornata si ricordano anche tutte le altre vittime dei campi di sterminio nazisti, quali Rom, resistenti, omosessuali, comunisti, disabili, slavi non collaborazionisti ecc. L’Olocausto si riferisce a tutti coloro che subirono la barbarie nazista. I media stanno già preparando […]