Non mi sarei mai ricordato del ventennale dell’invasione dell’Iraq se non ci fosse stata la concomitante provocazione dell’incriminazione di Putin da parte della ormai squalificata International Criminal Court. Un atto apparentemente improvvido le cui conseguenze qualcuno avrà ben meditato, si spera. A prima vista, questo intervento della ICC, o rivela una somma arroganza oppure è assolutamente scriteriato e autolesionista. Potrebbe essere entrambe le cose: si diventa arroganti quando ci si sente insicuri. Ma questo ventennale mi ricorda anche una magnifica vacanza a girovagare in macchina per il Salento nelle settimane immediatamente prima dell’attacco. A migliaia di finestre era esposta la bandiera della […]
Morin e i due imperialismi
Media e politica Ho letto il breve pamphlet di Edgar Morin ‘ Di guerra in guerra’. Ero curioso sia perché ho studiato e seguito le opere di Morin sia perché il filosofo francese ha scritto questo libretto alla bella età di 101 anni! Il testo è facile e brillante. Secondo il metodo di Morin non sembra dire nulla di nuovo, ma organizza le conoscenze sul tema in modo tale che alla fine ti consente di comprendere la situazione meglio di coloro che presentano fatti controversi come incontrovertibili verità. Morin, infatti, non si sforza nemmeno di riportare nuove scoperte, dati, informazioni finora sconosciute […]
Velina bruna vs. velina bionda
Il Sole dell’avvenire? La democrazia richiede verifiche e non adesioni fideistiche ed entusiastiche. Schlein ha una rilevante carica comunicativa e per molti versi mi è simpatica e senz’altro culturalmente affine. Da cosa dobbiamo guardarci? Le sue radici famigliari, nazionali e politiche, e l’opulenza in cui vive, non avrebbero alcuna rilevanza se la sua storia politica fosse stata quella della militante. Qualcuno l’ha voluta difendere sostenendo che altri rivoluzionari quali Mazzini, Rosa Luxemburg e lo stesso Marx (ed Engels soprattutto) o Che Guevara erano benestanti. Certo, ma hanno rifiutato la loro classe e usato il loro benessere per finanziare i movimenti […]
Propaganda di guerra
Guardando la serie televisiva ‘The Undeclared War’ tornano a mente le parole di Göring, l’abile responsabile della comunicazione nazista: “Il popolo non vuole la guerra: Basta dirgli che sta per essere attaccato e accusare i pacifisti di essere privi di spirito patriottico e di voler esporre il proprio paese al pericolo. Funziona sempre, in qualsiasi paese”. La serie televisiva britannica ‘The Undeclared War’, si ispira perfettamente al suggerimento di Göring. Uscita nel 2022 e diffusa dalle TV di tutto il mondo, si svolge nel 2024, ma rappresenta una situazione ormai conosciuta e di fatto tratta della contemporaneità. Si tratta di una […]
Destra, sinistra e rischi
C’è una differenza antropologica – culturale e psicologica – tra chi è di destra e chi di sinistra nei confronti del rischio in generale e della pandemia in particolare. Non esaurirò in queste poche righe un tema così complesso, ma propongo comunque alcune osservazioni che dalla pandemia possono condurre a generalizzazioni. La cultura di destra tende a sottovalutare i rischi, è disposta a “vivere pericolosamente”, a pensare che alcune “perdite” siano necessarie al progresso della specie umana considerata superiore e padrona di tutte le altre. Di conseguenza ripone fiducia nelle tecnologie e in un continuo progresso lungo le linee […]
L’indifferente
FdI, FI e Lega sono già stati al governo. Sono quindi sufficientemente integrati (qualcuno direbbe ‘corrotti’) e collegati ai poteri locali nazionali e a quelli internazionali. Meno del PD, Draghi, Calenda e Renzi, ma quel tanto che basta da non potersi inventare nulla di stravagante. Qualche idea leggermente diversa forse la proporranno, ma nella sostanza non riusciranno a cambiare molto. A meno che l’Italia – non perché sia speciale, ma solo perché influente per cultura, economia e popolazione – non anticipi o si adegui a una tendenza europea e mondiale già in atto. Van der Leyen (forse) è stata incauta […]
Come voterò?
Premessa. Votare un partito o lista non equivale in alcun modo a aderire a essi e abbracciarne acriticamente la fede. Si tratta solo esprimere un giudizio di opportunità momentaneo.Il cittadino elettore ha il diritto di conservare il privilegio della sua libertà e onestà intellettuale ed essere pronto ad andare contro chi ha votato se mancano le condizioni per confermare l’adesione al programma. Il militante si adegua alle direttive del partito ed è giusto che sia così. Purtroppo, nel caso di accademici e tecnici, una militanza acritica mette in discussione l’autorevolezza personale e delle istituzioni scientifiche e culturali a cui appartengono. ******* […]
Guida al (non) voto
Fino a ieri pensavo anch’io che un’astensione responsabile e meditata non sarebbe affatto segno di ignavia e disfattismo: tutt’altro, pensavo di astenermi per protesta! Ora, dopo gli articoli a favore dell’astensione di Fazio e Cazzullo, in sospetto sincrono, ho cambiato idea e andrò a votare con convinzione. Non è accettabile e molto equivoco che due autorevoli ‘voci del padrone’ (Corriere, RCS) facciano campagna per l’astensione dopo essere stati platealmente schierati per una specifica parte.L’astensione per protesta acquisisce il significato nobile di negare il consenso e delegittimare istituzioni non più rappresentative che ripetutamente hanno violato la Costituzione sostanziale e formale. Ma deve essere inserita […]
Rappresentare il popolo
Celebrati i funerali di Niccolò Ghedini, dopo averne pianto la morte prematura, non ci sottraiamo al compito di esprimere un giudizio su una personalità che ha svolto un ruolo importante nella politica della Repubblica sia pure rifuggendo l’eccessiva esposizione mediatica. La riflessione serve per comprendere la crisi della Repubblica e della democrazia attraverso il diffondersi di un modo di pensare e conseguenti comportamenti che non sono a sufficienza rilevati (e rivelati). Non ho mai conosciuto Ghedini personalmente salvo averci scambiato in un paio di occasioni brevi conversazioni sufficienti ad apprezzarne la gentilezza formale e a rendermi conto di quanto distinguesse […]
Intellettuali, tecnici e candidature
Il PD candida Crisanti, Cottarelli e altri scienziati, intellettuali e tecnici. Altri intellettuali si sono iscritti al PD (p. e. Recalcati) e altri partiti ricevendo in cambio (?) molta visibilità. Nessun problema, chiunque ha in diritto di proporre e accettare candidature. Però l’intellettuale e lo scienziato che si candidano devono sapere che da quel momento non sono più credibili poiché accettano una posizione di parte. Crisanti che parla in TV non può essere capito dai profani nei dettagli tecnico-scientifici. Se non fa parte di un partito, si può confidare nella sua buona fede e sull’indipendenza di pensiero: se si candida e fa parte di […]