Una carità costosa

Il nuovo mercato delle indulgenze Da qualche anno ormai e a intensità crescente siamo tempestati da annunci pubblicitari di grandi organizzazioni che chiedono la carità per rimediare ai problemi dei poveri, dei malati e per finanziare la ricerca medica. Gli spazi pubblicitari che acquistano valgono nel complesso centinaia di milioni. Se li possono permettere solo grandi organizzazioni che gestiscono enormi capitali. Anche se alcuni spazi sono concessi dai media gratuitamente, presumono comunque un rapporto privilegiato con i dirigenti di organizzazioni influenti. La rinuncia agli introiti pubblicitari (ma solo alcuni) implica un cospicuo finanziamento indiretto a queste organizzazioni. Già qualcuno ha […]

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L’inno nazionale: folklore o identità?

Se dovessi scegliere musica e parole per l’inno nazionale del mio Paese sceglierei la seconda aria di Sarastro nel Flauto magico di Mozart con il testo di Schikaneder. Sulla base musicale di un “larghetto” dolcemente convincente, il testo recita: “Tra queste sacre pareti la vendetta è un sentimento sconosciuto. Se una persona sbaglia, l’amore lo ricondurrà al dovere. La mano di un amico lo accompagnerà felice e sereno verso una terra migliore. Tra queste sacre mura, dove le persone si amano tra loro, non si nasconde alcun traditore perché si perdona sempre al nemico”. L’aria e le parole si contrappongono a quelle famosissime […]

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Festa della Liberazione

25 APRILE: liberazione o rivoluzione?  Il 25 Aprile di quasi ottant’anni fa nacque una nuova Italia e la si fondò sulla pace e i negoziati. Sulle rinunce ai massimalismi rivoluzionari comunisti da parte di Togliatti. Sull’accettazione della presenza di un grande partito comunista nelle istituzioni da parte di De Gasperi. L’alternativa sarebbe stata la continuazione di una lunga guerra civile come in Palestina, in Ucraina e in troppe altre parti del mondo.  Invece che studiare la storia delle guerre combattute, impariamo da quella molto più gloriosa delle guerre evitate. La Festa della Liberazione sia una celebrazione della pace e della nascita […]

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Cortellesi: c’è ancora domani

Mi sono ingenuamente commosso e ho pianto nei momenti di riscatto personale e sociale… mi succede sempre di fronte a questi temi… cosa ci posso fare? Ma mi si sono anche molto irritato per le semplificazioni e per l’operazione di trasporre nel presente comportamenti, pregiudizi e retoriche che, anche nel passato (quasi 80 anni fa!), erano falsi o, per lo meno, molto più articolati e sfumati. Se si vuole vedere uno spaccato della società di allora, è meglio guardare altri film più intelligenti e meno ideologici. Si potrebbe dire meno ‘in bianco e nero’! Il sessismo esasperato non si può […]

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ELEZIONI EUROPEE: ritorno a Ventotene

Cos’è cambiato in questi cinque anni di legislatura europea? Molto, troppo e non in modo virtuoso. Potremmo esordire con una buona notizia: oggi c’è molta più Europa di cinque anni fa. Il governo europeo s’è consolidato a seguito della pandemia e, subito dopo, della guerra. Ma il processo di integrazione verso più Europa ha perso l’anima popolare e s’è avviato nella direzione sbagliata. Sono stati accantonati alcuni dei principi fondanti elaborati a Ventotene: (a) la sussidiarietà è stata sostituita dal centralismo e dall’ipertrofia burocratica; (b) la dialettica politica è evaporata; (c) l’allargamento a est ha creato problemi culturali e confitti; (d) la guerra è […]

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La solitudine urbana

Introduzione La città è un grande sistema di comunicazione; a sua volta un sistema di comunicazione è una città. Da questa considerazione partiamo per sviluppare una riflessione sulla solitudine umana in città collegando gli aspetti sociali con quelli territoriali. Questo saggio è contenuto nel volume #112 dell’Arco di Giano, periodico di Medical Humanities da me curato assieme a Carla Collicelli e contenente numerosi qualificati saggi. Qui ripropongo il mio saggio introduttivo. La città materiale e immateriale Per definizione, nel definire una città non si possono scindere gli aspetti materiali da quelli sociali: gli uni influiscono sugli altri e viceversa. Oggi, […]

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Le Olimpiadi e le donne

Cento anni fa, alle Olimpiadi di Parigi per la prima volta furono ammesse le donne. Quest’anno, per la prima volta, il numero dei maschi e delle femmine che vi parteciperanno sarà uguale. Qualcuno ha detto che si tratta di un successo storico per l’emancipazione femminile.  Nutro qualche dubbio.  Le donne stesse dimostrano soddisfazione per essere state ammesse (notare la forma passiva) a fare ciò che è stato inventato dagli uomini. Fin qui va bene. Poiché le donne erano scoraggiate o impedite dal dedicarsi ad alcune attività ‘maschili’ era giusto pretendere il diritto di accedervi. Tutto questo appartiene al secolo scorso. […]

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Ascoltando Janis Joplin

Io e la corsa dei 1500 metri Al contrario di Janis Joplin, non ‘scambierei tutti i miei domani per un solo ieri’. Anzi, sono entusiasta di vivere tutti i miei domani come sono ora, grazie ai miei ieri.   Nella mia vita, non ho rimpianti. Anzi uno solo: non ho mai corso i 1500 metri in 3’42”. Era il mio obiettivo – fallito – per la stagione del 1972. Ammetto che la cosa mi lascia ancora l’amaro in bocca. Vi spiego perché.  Sono sempre stato ambizioso e, come accade a tutti gli ambiziosi, mi sembra di avere ottenuto meno di quanto […]

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Elezioni in Sardegna

Governabilità assicurata, rappresentanza cancellata. La Sardegna ha una popolazione di 1,6 milioni di abitanti di cui 1,4 milioni elettori. All’incirca come la sola città di Milano o come le due province di Padova e Treviso insieme. Circa il 2,5% della popolazione nazionale. Giusto per avere un ordine di grandezza. Avendo votato solo la metà degli aventi diritto, in queste elezioni s’è espresso di fatto l’1,25% degli italiani. Le analisi dovrebbero tenere conto di questa e molte altre cose, anziché limitarsi a commentare come si trattasse di una partita tra Inter e Juventus vinta con un autogol allo scadere.Giusta la soddisfazione […]

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Navalny e Gaza

Fatti, emozioni e un po’ di sano complottismo.  L’attenzione sulla guerra di Gaza era diventata eccessiva. Troppo difficile per chiunque giustificare le violenze in corso. Per fortuna la provvidenziale (?) morte di Naval’ny ha stornato l’attenzione da una situazione diventata oltremodo imbarazzante per l’umanità intera e per noi occidentali in particolare. Ora, a chi vuole sentirsi rassicurato del fatto di vivere nel migliore dei mondi possibili, viene enfaticamente riproposto il nemico storico contro cui scagliarsi per sentirsi migliori. È legittimo il dubbio che tutto sia successo per caso. Ma è indiscutibile invece che il caso Naval’ny abbia riportato in prima […]

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