Fino a trant’anni fa, chi aveva i soldi andava in macchina e i poveri si accontentavano della bicicleta. Adesso è il contrario. La bicicletta è un privilegio di chi vive nei quartieri centrali o in quelli in cui il traffico è lento e sicuro per i ciclisti. Nei quartiere ordinati e borghesi dove sono state realizzate le piste ciclabili. Una vera rivoluzione culturale. Anche a New York possiamo parlare – usando un termine americano diventato internazionale – di ‘gentrification’ della bicicletta. Nel caso della metropoli americana e di altre grandi città, comprese quelle piccole e medie italiane, non solo l’uso della […]
Antonio Negri e io
“David, io penso che non esista una situazione finale oltre il capitalismo, ma che il compito degli intellettuali e dei rivoluzionari consista nell’opporsi di continuo al potere costituito che si nasconde e va cercato in contesti che mutano in continuazione”. “Corrado, io penso che la costruzione di una società comunista sia un obiettivo possibile e concreto”. Questa conversazione aveva luogo nella primavera del 1980 tra me e David Harvey alla Johns Hopkins University a Baltimora. Harvey era un marxista, diciamo così, ortodosso. Io non lo seguivo su questa strada e mi ispiravo piuttosto a un liberalismo radicale. Mi domandai quali fossero […]
Are Israelis still Jewish?
Many years ago, in 1974, I talked with an elderly Rabbi from Novgorod (Russia). He appeared saddened and disappointed as he shared his thoughts with me: “Our people have not wielded a weapon or organized an army for almost two thousand years.” At that time, I was young, and our discussion revolved around Israel’s involvement in one of the various wars and acts of violence In 2023, after half a century, most Holocaust survivors have passed away, and many of their children have also left us, leaving behind a generation of grandchildren and great-grandchildren who have not experienced the tragedy […]
Israeliani ed ebrei
Molti anni fa, nel 1974, un vecchio rabbino di Novgorod, triste e deluso, mi diceva: “Il nostro popolo per quasi duemila anni non ha imbracciato un’arma, organizzato un esercito”. Ero molto giovane e commentavamo una delle tante guerre e violenze di Israele. Oggi, i sopravvissuti all’Olocausto sono praticamente tutti morti. Sono morti anche buona parte dei loro figli e quelli che rimangono sono già molto anziani. La stragrande maggioranza degli ebrei di oggi sono i nipoti e i pronipoti di coloro che vissero la tragedia della Seconda guerra mondiale e la persecuzione nazi-fascista. Questo è persino più vero in Israele […]
Intelligenza e ingenuità
I tratti della furbizia e della stupidità In Guerra e Pace, Tolstoj afferma che Pierre Bezuchov era intelligente, ma ingenuo mentre il suo amministratore era stupido ma astuto. Mi sono domandato allora se l’ingenuità non sia una condizione necessaria perché si sviluppi l’intelligenza e se l’astuzia non lo sia per la stupidità. In matematica ci si domanderebbe qual è la variabile dipendente e quale l’indipendente. Quanto all’ingenuità, ricordo che il matematico Poincaré sosteneva che la caratteristica del genio è la sua capacità di sorprendersi. Io aggiungo – ispirato da Tolstoj – che senza ingenuità e senza una mente libera e […]
Intelligence and Naivety
The Interplay of Traits In Lev Tolstoy’s masterpiece, War and Peace, the author portrays Pierre Bezukhov as an intelligent though naive man. Similarly, the author depicts Pierre’s administrator as cunning but lacking intellect. This intriguing dynamic led me to ponder whether naivety is essential for developing intelligence and whether cunningness plays a role in stupidity. In mathematical language, one might question which variable is dependent and which is independent.Reflecting on the concept of naivety, I recall mathematician Poincaré’s argument that genius lies in the ability to be surprised. Inspired by Tolstoy, I propose that without naivety and a mind receptive […]
L’uomo delinquente
Parte prima: il disagio mentale e la violenza Parte seconda: il femminicidio Parte prima: Un mio amico è stato massacrato di botte da un camionista rumeno praticamente senza motivo. Il camionista è stato riconosciuto affetto da disturbi mentali, condannato e, per quanto possibile, sarà curato in un ospedale psichiatrico giudiziario. Chi ferisce o uccide un’altra persona – donna o uomo che sia – per futili motivi e ricevendone in ritorno un grave danno, dimostra di non sapersi controllare e di avere problemi psichici più o meno gravi. In molti casi pratica la stessa violenza su sé stesso. Anche quando sembra […]
Guerra e neo-militarismo
Perché una cosa per noi così assurda e lontana come la guerra, per altri popoli fa parte della cultura e della quotidianità? In queste settimane ho trovato una risposta rileggendo ‘Guerra e pace’ di Tolstoj e ritornando con la mente ai racconti di mio nonno, un ufficiale nella Prima e Seconda guerra mondiale. Se vogliamo capire il perché delle guerre (ed evitarle) dobbiamo renderci conto che in altri Paesi e culture, anche occidentali (su tutte gli Stati Uniti e Israele), il militarismo e il culto della guerra e della violenza costituiscono un elemento fondante nella formazione di larga parte dei […]
Pandemic and War
The diabolical cunning of the mainstream Competent scholars are often invited to appear on TV talk shows to provide their knowledgeable perspectives on significant issues such as recent pandemics, the Ukraine war, and the Gaza invasion. However, it is disheartening to witness that when the pundit expresses opinions contrary to the mainstream narrative, the talk show anchors frequently resort to public attacks and ridicule them. One might wonder why these anchors invite dissenting voices in the first place and why the scholars accept participatingin such a hostile environment. The intention is unlikely to demonstrate the freedom of information and the inclusion of diverse viewpoints. Instead, it has become evident that, in the post-pandemic era, communication has evolved in a way that strategically invites a few dissenting voices to amplify the dominant narrative showcased by the talk […]
Il nonno fascista
Mio nonno si accorse con colpevole ritardo che il fascismo era un regime totalitario e oppressivo. Voglio evitare lo stesso errore! Oggi si corre il rischio di non rendersi conto dell’involuzione politica in occidente sia che i leader apparenti siano Biden o Trump, Meloni o Schlein, Macron o Le Pen. Le democrazie sono allo sbando e forse hanno già cambiato natura. I sistemi politici non sono eterni: nascono, fioriscono e degradano come tutto al mondo. Durante il corso della storia è difficile per tutti comprendere cosa succede e il nonno fu sciocco e sprovveduto quando aderì al fascismo trascinato dal mito nazionale risorgimentale e da […]