A Path to Peace

The Israeli-Palestinian conflict continues to have far-reaching consequences on both international and domestic politics worldwide. For decades, it has poisoned relations between nations and individuals alike. While doubts linger about the genuine interest in resolving the conflict, a comprehensive solution can only be achieved through Israel’s military, diplomatic, and moral defeat. This outcome would serve the interests of Israeli citizens and Jews worldwide. Surrender, far from being shameful, would mirror the end of apartheid in South Africa, where the white population ultimately embraced a long-standing boycott imposed by civilized nations. Furthermore, this defeat could be disguised as a newfound sense […]

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Di nuovo adolescente

Come potrò mai sopportare un’altra adolescenza? Mi sembra di viverla di nuovo… si chiama anzianità. Verso la soglia della vecchiaia. Come sessant’anni fa, percepisco la metamorfosi del mio corpo e l’aggrovigliarsi di diversi pensieri nella mia mente. Allora, le nuove scarpe rapidamente diventavano strette e le maniche di maglioni e pantaloni si accorciavano di mese in mese. Quando parlavo, mi sembrava di sentire un altro. Riflessioni insolite mi assalivano sfuggendo alla comprensione e sfidando i tentativi di metterle in ordine. Se io stesso non sapevo più chi fossi, come avrebbero potuto gli altri ancora riconoscermi? Desideravo giocare con i soldatini, dondolarmi sull’altalena […]

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Pace in Terra Santa

         Il conflitto Israelo-Palestinese ha conseguenze sulla politica internazionale e interna dei Paesi di tutto il mondo. Avvelena le relazioni tra Stati e tra persone da decenni. Se davvero c’è qualcuno interessato a risolvere il conflitto – e su questo nutro qualche dubbio – la soluzione può passare soltanto attraverso una sconfitta militare, diplomatica e morale di Israele che è nell’interesse dei cittadini israeliani e degli ebrei di tutto il mondo. La resa non è una vergogna, tutt’altro; come non lo fu per i bianchi la fine dell’apartheid in Sud Africa dopo il lungo boicottaggio applicato dai Paesi che allora erano […]

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Adolescent again…

how can I bear it? It appears as though I am experiencing a newfound adolescence… one that goes by the name of old age. Much like in those bygone days, I sense the metamorphosis of my body and the encroachment of somber rumination within my mind. Six decades ago, new shoes swiftly grew constricting, while the sleeves of my sweaters progressively shortened with each passing month. My very voice underwent a transformation, such that, when I spoke, it seemed as if I were listening to someone else. Ominous or peculiar thoughts would seize me, eluding my comprehension and defying my […]

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Dall’Ucraina a Gaza

Cupi scenari geopolitici* La guerra in Ucraina e i mutati scenari geopolitici mondiali hanno cambiato il contesto in cui si svolge il ripetuto e quasi secolare conflitto israelo-palestinese. Le conseguenze economiche della guerra sul Don, le uniche che davvero interessano gli opulenti e apatici cittadini europei, finora sono state contenute e minimizzate dai governi. Su Gaza, invece, punta gli occhi un’opinione pubblica quasi globale. Esplode così il rancore mai spento contro le azioni (giudicate da qualcuno “prepotenti”) di Israele che i cittadini non occidentali associano ai suoi acritici sponsor americani e alla muta Europa. Oggi, la questione palestinese ritorna ad assumere proporzioni planetarie e […]

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Jesus and Alì (Cassius Clay)

Those who retaliate against the weak and bow before the strong are the epitome of humility and gutless inclinations. However, those who resist the urge to strike back immediately, knowing their own strength, are individuals of faith and hope, whether it be rooted in a religious beliefs or in a more secular self-confidence. Amid contemporary gospel interpretations, there are those who confess their temptation to resist turning the other cheek and instead retaliate with a slap. Throughout the Gospel of Matthew, this phrase has been consistently portrayed as an act of submission. It was ingrained in us by priests who […]

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Pandemia, guerre, informazione

Prima Orsini ora Basile: l’uno parla di Ucraina, l’altra di Gaza e West Bank occupato. Persone competenti che espongono con coerenza e convinzione solide opinioni contrarie al mainstream. E accettano di essere sbeffeggiate e attaccate pubblicamente. Perché li invitano? Forse per dimostrare che in un Paese democratico si dà spazio a tutti? Non è così: dopo la pandemia la comunicazione si è molto evoluta e si è compreso come sia utile invitare nei talk-show pochi testimonial contrari, possibilmente personaggi folkloristici (come Corona e in forma minore anche Orsini) o attaccabili sul piano personale per rinforzare le opinioni che si vogliono affermare. Così che alla fine di ogni […]

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In Retaliation of Retaliation

Hamas, with the assistance of other organizations advocating for the liberation of Palestine, has committed an appalling and unjustifiable act of unprecedented cruelty and violence against both civilians and military personnel. The Israeli government’s ability to defend its citizens has proven ineffective. Hamas seeks to rationalize this act of retaliation as a means to avenge numerous grievances, including the relentless bombings of Gaza, the unlawful establishment of settlements by colonists in the West Bank, the detention of minors in Israeli prisons without due process, the demolition of Palestinian homes in the occupied West Bank, and a multitude of other crimes. […]

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L’Europa occupata dagli USA

La EU si fa rappresentare dal governo USA in ISRAELE. Forse che Blinken è il vero ministro degli esteri europeo? Quattro anni fa pubblicavo un saggio immaginando come sarebbe potuta diventare l’Europa del 2024 alla fine della legislatura in carica. Pur in un discorso geopolitico articolato, auspicavo in sintesi un rafforzamento dell’unità e dell’identità europea per mezzo del riconoscimento e rafforzamento delle autonomie regionali e la delega all’Unione di funzioni ora e allora competenza esclusiva degli Stati. Questi auspici sono andati temporaneamente delusi anche a causa della repressione dei tentativi di indipendenza di Scozia e Catalogna e lo stallo dell’autonomia […]

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La fine della libertà di informazione

Ogni persona onesta intellettualmente sa quale posizione prendere nella guerra impari tra Palestina e Israele e le diverse posizioni variano su alcune interpretazioni approfondite. Solo gli idioti (e sono numerosi) prendono le parti dell’uno o dell’altro in modo intransigente come si trattasse di una partita di calcio. Se si guardano in modo professionale e sistematico le reti di informazione internazionale viene spontaneo comprendere come gran parte del mondo riceva informazioni molto diverse da quelle che riceviamo noi nel presunto libero occidente. E come le reti occidentali (BBC, CNN ecc.) trasmettano notizie in arabo e altre lingue per potere diffondere le […]

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