Le parole dell’inno nazionale italiano sono vecchie e apparentemente sciocche, nonché truculente. Se scritte oggi, fuori contesto, sarebbero oltre i limiti del ridicolo. Invece, le stesse parole, interpretate in metafora, e la musica trascinante sono particolarmente adatte a un evento sportivo: danno la carica come per l’appunto è richiesto a un coro di tifosi e atleti. Il nostro inno piace molto agli stranieri che non capiscono le parole. E piace molto ad atleti e tifosi che si caricano dicendosi “pronti alla morte” tutti insieme come fratelli uniti in “coorte” al richiamo dell’impresa, dell’Italia. Non rappresentano certo la civiltà italiana e […]