Tra gli anni Sessanta e Ottanta, tutti noi che studiavamo scienze politiche e sociali eravamo influenzati dal pensiero di Claude Lévi-Strauss. Lo eravamo soprattutto per quanto riguardava le relazioni internazionali e la critica del colonialismo. Il pensiero dello studioso francese era definito strutturalismo antropologico e apriva le porte al relativismo culturale (e strutturale.) Lévi- Strauss era molto apprezzato da noi progressisti di sinistra in quanto critico dell’etnocentrismo occidentale e del colonialismo. Chi a quel tempo era giovane, come me, tendeva ad assumere le teorie dell’antropologo francese in modo radicale e dogmatico. Un’eco del pensiero di Lévi-Strauss lo si sente tuttora […]